
I precari dell'OGS di Trieste, uniti ad una folta delegazione dei precari dell INGV, hanno manifestato Lunedì mattina all'apertura del convegno organizzato dall'OGS in occasione dei 50 anni della sua fondazione.
Di seguito riportiamo un comunicato dei manifestanti:
In relazione alle ultime disposizioni in materia di precariato nella Ricerca e nella Pubblica Amministrazione, i precari e gli atipici dell’Istituto Nazionale di Oceanografia e di Geofisica Sperimentale di Trieste esprimono la loro preoccupazione riguardo le scelte politiche che il presente Governo intende attuare.
In particolare riteniamo che la decisione di far slittare l’abrogazione di tutte le norme relative al processo di stabilizzazione non sia affatto una soluzione adeguata al problema del precariato nella ricerca in Italia.
In questo modo il ruolo di tutte le figure professionali afferenti al mondo della ricerca viene ulteriormente sottovalutato.
Si sottolinea la necessità di una riforma che tuteli i giovani fin dal loro ingresso nel mondo della ricerca e che trasformi il sistema attuale in un sistema più meritocratico, in grado di riconoscere e premiare la professionalità di ogni singolo.
E’ importante sottolineare che la legge che entrerà in vigore nel luglio 2009 rischia di lasciare senza lavoro precari non più giovani, molti con famiglia e mutui da pagare.
Queste scelte, se portate avanti, rischiano di paralizzare completamente gli enti di ricerca, dove, per la gran parte, le attività sono svolte unicamente da personale precario e lavoratori atipici.
Inoltre sembra che il decreto porti ad una ulteriore discriminazione tra precari e atipici, non chiarendo i criteri con cui questi saranno censiti e stabilizzati.
Ci associamo unitamente alla protesta in atto in tutto il Paese, sperando che il Governo torni su suoi passi, modificando il DL 1441 e s.m.i.
Di seguito riportiamo un comunicato dei manifestanti:
I PRECARI DELL’OGS SI DIMOSTRANO SOLIDALI CON IL MOVIMENTO NAZIONALE
In relazione alle ultime disposizioni in materia di precariato nella Ricerca e nella Pubblica Amministrazione, i precari e gli atipici dell’Istituto Nazionale di Oceanografia e di Geofisica Sperimentale di Trieste esprimono la loro preoccupazione riguardo le scelte politiche che il presente Governo intende attuare.
In particolare riteniamo che la decisione di far slittare l’abrogazione di tutte le norme relative al processo di stabilizzazione non sia affatto una soluzione adeguata al problema del precariato nella ricerca in Italia.
In questo modo il ruolo di tutte le figure professionali afferenti al mondo della ricerca viene ulteriormente sottovalutato.
Si sottolinea la necessità di una riforma che tuteli i giovani fin dal loro ingresso nel mondo della ricerca e che trasformi il sistema attuale in un sistema più meritocratico, in grado di riconoscere e premiare la professionalità di ogni singolo.
E’ importante sottolineare che la legge che entrerà in vigore nel luglio 2009 rischia di lasciare senza lavoro precari non più giovani, molti con famiglia e mutui da pagare.
Queste scelte, se portate avanti, rischiano di paralizzare completamente gli enti di ricerca, dove, per la gran parte, le attività sono svolte unicamente da personale precario e lavoratori atipici.
Inoltre sembra che il decreto porti ad una ulteriore discriminazione tra precari e atipici, non chiarendo i criteri con cui questi saranno censiti e stabilizzati.
Ci associamo unitamente alla protesta in atto in tutto il Paese, sperando che il Governo torni su suoi passi, modificando il DL 1441 e s.m.i.
1 commento:
Per far sentire il vero peso del precariato sulla ricerca propongo 2 settimane di sciopero continuativo.
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