martedì 13 maggio 2008

Resoconto sull'incontro di contrattazione del 9 maggio 2008

1)Stabilizzazioni

In apertura di seduta, il Direttore Amministrativo ha informato i presenti che l’amministrazione ha affrontato i problemi posti dalla recente circolare n. 5 della Funzione Pubblica, in merito alle stabilizzazioni. La linea che l’amministrazione intende tenere è di estendere per quanto possibile il diritto alla stabilizzazione, cercando di accelerare i tempi per quanto riguarda le procedure.
I passi ipotizzati sono i seguenti

1)Nei prossimi giorni devono essere pubblicate le graduatorie degli stabilizzandi secondo le norme della finanziaria 2007.

2)Deve essere emesso il bando per le stabilizzazioni secondo le norme della finanziaria 2008. Questo bando dovrebbe generare altre graduatorie distinte da quelle per le stabilizzazioni 2007.

3)Entro Giugno, grazie ai dati emersi dal secondo bando di stabilizzazione, deve essere approntato e approvato dal Consiglio di Amministrazione il piano triennale per le assunzioni.

4)Si può a questo punto procedere con le stabilizzazioni vere e proprie. A questo proposito la parte pubblica ha ipotizzato un certo numero di stabilizzazioni entro la fine dell'estate.

Il percorso si potrebbe discostare leggermente da quanto scritto sopra, e soprattutto necessita dell’avvallo del Consiglio di Amministrazione ma di sicuro (sulla base delle norme della finanziaria 2008 e delle circolari collegate) questi passi devono essere compiuti entro quest’anno.

2)Regolamento per l’accesso all’impiego (Tempi determinati e co.co.co.)

La parte sindacale ha presentato una serie di osservazioni sui regolamenti approvati dall'ultimo CdA. In particolare abbiamo osservato che non é opportuno delegare ai centri di spesa autonomi la stipula dei contratti.
Se per i Tempi Determinati tutte le sigle sindacali hanno condiviso questa critica, dispiace che invece si sia fatta una distinzione (per ragioni di velocità nelle procedure di concorso) per quanto riguarda i co.co.co.
Per quanto riguarda la FLC, non ci possono essere distinzioni tra queste tipologie di contratto. La stipula di un contratto di lavoro comporta precise responsabilità da parte dei dirigenti che lo firmano, sia per i contratti a Tempo Determinato che per i co.co.co.
Sappiamo benissimo che la situazione dei precari è oggi così caotica, proprio perché in passato non é stato possibile monitorare l'uso di questi contratti.
La FLC chiede pertanto che per tutti i contratti di lavoro flessibile siano gli uffici dell'amministrazione centrale ad occuparsi delle pratiche, coordinati con i centri di spesa autonomi per quanto riguarda la preparazione dei bandi di concorso e la composizione delle commissioni.


3)Contratto integrativo dei Lettori

Il Direttore Amministrativo ha cercato di mettere in difficoltà la parte sindacale proponendo di leggere parola per parola la bozza del contratto integrativo consegnata ormai più di un mese fa. Sostenendo che la bozza proposta da CGIL, CISL e UIL é troppo complessa, ha proposto di istituire un tavolo tecnico sul tema.
Riccardo Beltrame ha ricordato che l'amministrazione ha avuto a disposizione oltre un mese per valutare il contratto e per formulare eventuali obiezioni e osservazioni sui punti critici.
Laila Wadia è intervenuta esprimendo con grande efficacia il profondo disagio della categoria, che ciononostante continua a lavorare per contribuire alla qualità dell'offerta formativa dell'Ateneo.
I sindacati non hanno accettato l’impostazione del DA, giudicandola una manovra dilatoria, ed hanno proposto che la bozza sia discussa ad un tavolo ristretto, ma paritetico, con maggiori poteri decisionali rispetto a quanto ipotizzato dal Direttore Amministrativo.
Abbiamo chiesto che l'amministrazione renda note le sue osservazioni prima della comunicazione dei nominativi dei componenti di parte sindacale. e abbiamo precisato che le trattative dovranno concludersi entro e non oltre il 9 agosto prossimo, come previsto dal contratto nazionale del comparto (60+30 giorni al massimo dall'apertura delle trattative).

4)Regolamento prestazioni Conto Terzi (e articolo 116 regolamento di ateneo per la contabilità e la finanza)

In presenza del prof. Mauro che ha curato la bozza per il nuovo regolamento conto terzi, abbiamo esposto le osservazioni e perplessità che la proposta in oggetto suscita.
Nell’ordine:

1)Appare positivo l’impianto complessivo, che si basa su un calcolo effettuato sugli importi imponibili, e non più solo sugli utili, per calcolare le parti destinate ai diversi fondi collegati (Fondo comune, Fondo per la Ricerca ecc.).
2)Non è invece accettabile la discriminazione dei calcoli per i corrispettivi diretti tra personale docente e personale non docente.
3)Anche la quota riservata al Fondo Comune appare troppo bassa, alla luce di alcune verifiche fatte sulla base di dati reali.
4)Infine il Fondo Comune é bloccato su di una quota fissa, mentre non lo sono gli utili diretti, determinando così una forbice che si allargherà sempre di più tra coloro che possono effettuare il conto terzi e coloro che non lo possono svolgere. Qui entra in gioco un problema di equità e di pari opportunità che l’attuale regolamento non sembra risolvere.

Abbiamo quindi chiesto di poter avere i dati dell’imponibile del conto terzi degli ultimi anni, per poter effettuare dei conteggi complessivi reali e non delle stime.
Abbiamo chiesto di iniziare parallelamente la discussione sul regolamento dei compensi previsti dal articolo 116 del regolamento per la contabilità e la finanza di ateneo., chiedendo in via preliminare i dati sugli importi dei compensi in sospeso, divisi per persona e per anno di competenza.
L’amministrazione si è dimostrata disponibile a fornire i dati ed ha chiesto che si proceda anche per questo argomento alla stipula dell’accordo entro 90 giorni. La parte pubblica ha anche chiesto alcuni giorni di tempo per rispondere alle numerose osservazioni sollevate.

lunedì 12 maggio 2008

Assemblea nazionale degli Insegnanti Universitari di Lingua Madre (Lettori, ex Lettori, Cel)

Riportiamo, il verbale dell'assemblea dei lettori tenuta a Roma il 6 maggio 2008.

Coordinatori dell'assemblea: Joëlle Casa e Wolfango Pirelli segretari nazionali FLC CGIL

Assemblea aperta a tutti gli IULM delle università

Presenti: 80 Insegnanti Universitari di Lingua Madre e alcuni rappresentanti sindacali, provenienti da vari Atenei.

Joëlle Casa ripercorre, illustrando il contenuto della cartella consegnata ad ogni singolo partecipante, le iniziative della FLC CGIL in questi ultimi tre anni da quando era coordinatrice nazionale ad oggi e le azioni intraprese a livello nazionale ed europeo sul piano normativo, sindacale e professionale. Ritiene indispensabile lavorare contemporaneamente sia sulla parte contrattuale con un'area specifica (quindi fuori dagli articoli 51 e 22) all'interno del comparto università, riservato al personale contrattualizzato, con mansionario, orario e parte economica equiparata al ricercatore confermato a tempo pieno che sullo status all'interno della terza fascia della docenza con il nuovo parlamento e la commissione cultura.

E' altrettanto importante riprendere la contrattazione integrativa in tutti gli atenei italiani per avvicinarsi il più possibile all'obiettivo economico nazionale; questo, per fortuna, sta avvenendo, con grande partecipazione degli IULM, in molti atenei e Joëlle ricorda la piena disponibilità della FLC CGIL nazionale a partecipare ai lavori di elaborazione dei contratti o ad eventuali incontri necessari per sensibilizzare le RSU, le amministrazioni o i Rettori, fermo restando la completa autonomia delle strutture territoriali e degli IULM che devono costruire un contratto d'ateneo in linea con la realtà dell'università in cui insegnano.

Ricorda a tale proposito che l'ultima sentenza della CGE ha stabilito il trattamento economico minimo applicabile (ricercatore confermato a tempo definito) e che due sentenze della Cassazione, quindi italiane, hanno stabilito che la legge 63 del 2004 riguarda tutte le università italiane e non solo le sei delle sentenze CGE. Inoltre, l'ultima sentenza di Urbino conferma l'impostazione della FLC CGIL e cioè che non vi è nessuna distinzione fra lettori e cel e che i diritti degli uni sono quelli degli altri, cosa che la FLC CGIL dice da tempo, dato che queste due figure svolgono le stesse mansioni, fianco a fianco in tutte le università italiane, e che a parità di mansioni spetta parità di trattamento per un semplice fatto di non discriminazione.

Joëlle Casa esprime preoccupazione per il demansionamento della categoria in atto in alcuni Atenei, in particolare a Viterbo, essendo il rettore di Viterbo il segretario della CRUI e quindi il nostro interlocutore al tavolo dell'ARAN. In pochi casi per fortuna, perché la FLC CGIL si è subito adoperata al blocco di tale processo, le amministrazioni universitarie fanno ricorso alla nuova denominazione di "tecno-cel", riferibile sulla carta a personale con funzioni di esercitatore ed assistente allo studio privo dunque di funzioni didattiche ma che, nella realtà, svolge la stessa attività dei lettori/cel e viene inquadrato da tecnico con minor costo per le amministrazioni; insomma, per l'ennesima volta si cerca di sfruttare intellettualmente delle persone senza riconoscere loro la professionalità ed il giusto trattamento economico aggiungendo, se ce n'era bisogno, una nuova lotta fra poveri ed altra discriminazione.

Il demansionamento si configura anche attraverso il divieto di svolgere lezioni frontali, il ricorso massiccio alla pratica del cosiddetto "studio assistito" (una sorta di tutorato che sostituirebbe l'insegnamento frontale), alla pratica dell'"e-learning", alla pratica del "test on line" e più in generale alla separazione effettiva tra l'insegnante e lo studente. Laddove lo studente non ha un contatto visivo e fisico con l'insegnante, l'insegnante potrebbe "non esistere", essere un "fantasma".

Assieme alla preoccupazione Casa esprime l'ottimismo e la speranza, forte della consapevolezza che in diversi Atenei la categoria è riuscita a firmare contratti decentrati soddisfacenti. Si tratta di realtà sempre più numerose e, Joëlle, sollecita i presenti ad intraprendere la strada della contrattazione integrativa d'ateneo.

Casa invita tutti, insegnanti e sindacalisti, a far pressione sulle singole amministrazioni d'Ateneo affinché si arrivi a firmare contratti migliorativi, che saranno poi utili per giungere a un buon contratto nazionale della categoria. Si tratta in sostanza di raggiungere il riconoscimento del lavoro di insegnante con la valorizzazione dell'esperienza acquisita (inserimento nelle classi di anzianità), la separazione dal personale tecnico-amministrativo, l'equiparazione economica alla figura del ricercatore confermato a tempo pieno per un impegno di 500 ore come tempo pieno.

Wolfango Pirelli informa sulla situazione della trattativa con l'ARAN per il rinnovo del contratto nazionale Università. L'iniziale atto di indirizzo dell'ARAN è stato compattamente respinto come assolutamente improponibile da CGIL, da CISL e da UIL. Pirelli, con soddisfazione, comunica che l'ARAN ha preso atto della posizione dei sindacati e senza preclusioni si è impegnata ad approfondire la questione, ma la buona notizia è che per la prima volta, dopo un pressing di mesi da parte della FLC CGIL, nel conteggio della massa salariale sono stati inseriti Lettori e Cel. Questo per il futuro eviterà l'annoso conflitto tra la categoria degli Insegnanti Universitari e quella del PTA. Rimane comunque lo scoglio della mancanza di un accordo sull'utilizzo di tali risorse. In caso di impossibilità a trovare tale accordo, le forze sindacali hanno già dichiarato pubblicamente la loro intenzione di proclamare lo stato di agitazione dei lavoratori dell'università.

Pirelli illustra la strategia della FLC CGIL in vista dei prossimi incontri di trattativa con l'ARAN. In sostanza, giungere a creare prima possibile un'area specifica per la categoria con orario, mansionario e parte economica, rinviando la definizione di queste tre parti a una successiva sequenza contrattuale in cui si potrà avere più forza di azione e più autonomia dal resto del comparto ed evitare quindi qualsiasi costrinzione finale nefasta per la categoria.

Joëlle Casa ripete che l'obiettivo della FLCGIL è quello di giungere a breve ad una figura di Insegnante Universitario di Lingua Madre contrattualizzato nel comparto Università, in una Area Specifica sganciata dal Personale Tecnico Amministrativo. Casa ricorda che quella dei Lettori/Cel è al momento l'unica categoria in Italia priva di un mansionario su contratto nazionale, mansionario che si è perciò sempre costretti a definire in sede di contratto decentrato, con le inevitabili frammentazioni e differenze che ne derivano e che indeboliscono i lavoratori.

Prendono la parola gli insegnanti, che espongono ai colleghi e ai sindacalisti la situazione normativa e professionale in cui si trovano a lavorare. Gli interventi mostrano realtà molto diverse tra loro. In alcuni atenei (Bari, Lecce, Salerno) i lavoratori sono in stato di agitazione e si limitano ad applicare il mansionario presente nel loro contratto decentrato, mansionario che non prevede didattica frontale, ma solo assistenza allo studio. In alcuni atenei il contratto è soddisfacente, anche grazie a lunghe e meticolose trattative con le amministrazioni, e grazie alla sensibilità del Rettore (SienaStranieri, Roma Sapienza, Firenze, Venezia). In alcuni atenei (Verona) il Rettore ha espresso ufficialmente (nero su bianco) la solidarietà alla categoria, e si è impegnato per la ricerca di soluzioni nell'ambito della CRUI. Purtroppo, rimane la realtà di molti atenei in cui il Rettore è chiuso nella negazione alla categoria dei più elementari diritti professionali ed economici, e in questi casi la categoria è in forte sofferenza. Non mancano voci critiche nei confronti della FLCGIL, rivolte soprattutto all'assenza nel passato di un vero sostegno alla categoria e soprattutto a comportamenti poco comprensibile nella gestione della trattativa dell'ultimo CCNL Università, in cui la questione dei Lettori/Cel fu sganciata dal contratto nazionale complessivo, rimandata a una sequenza contrattuale successiva, e poi trascurata, quindi risolta in modalità che poco sono piaciute alla base, provocando tra le altre cose la perdita di un biennio economico e la negazione di qualsiasi funzione didattica.

Wolfango Pirelli dopo aver ascoltato con attenzione le testimonianze della base, propone un percorso che raccolga le diversità in una strategia comune e condivisibile.

1. Tutta la FLC CGIL, a livello sia nazionale che locale, non deve avere soltanto un ruolo di appoggio alla lotta della categoria dei Lettori/Cel, deve farsi carico di iniziative, avere un ruolo attivo e dinamico. Deve proporre, organizzare e realizzare, essere un motore di azioni.

2. Il Contratto Nazionale rimane e deve essere l'elemento forte e trainante della trattativa e, a questo, si dovranno aggiungere i contratti integrativi dei singoli atenei. Attualmente il CCNL non è sufficiente, occorre quindi averlo in tempi rapidi e con una struttura forte, in modo da dargli il ruolo di spinta e guida per i contratti locali.

3. L'atto di indirizzo proposto dall'ARAN non è accettabile, neppure come punto di partenza per una discussione. Ma è importante ricordarsi che l'atto di indirizzo non è il contratto. Ci sono tanti nodi da sciogliere compreso quello sui lettori/cel e così com'è questa proposta della controparte è irricevibile. L'ipotesi più sensata rimane quindi quella delle sequenze contrattuali. Per la prima volta infatti nel monte salari c'è la voce "Lettori e Cel", anche se adesso non è possibile affrontare la questione dell'assetto. La strategia proposta dalla FLC CGIL è la seguente:

a) gli incrementi salariali si avrebbero subito per tutto il personale dell'Università;
b) si toglierebbe dal CCNL questioni che altrimenti lo bloccherebbe;
c) in una sequenza contrattuale specifica si giungerebbe alla soluzione auspicata anche grazie al sostegno compatto delle forze sindacali e dei lavoratori tutti dell'Università.


Nel frattempo la CRUI avrebbe il tempo e il modo di riaprire una discussione interna sulla questione Lettori/Cel, vista anche l'apparente e nuova disponibilità di alcuni Rettori a sostenere le richieste della categoria.

Joëlle Casa e Wolfango Pirelli riassumono le azioni condivise:

- In caso di mobilitazione a seguito di una chiusura della CRUI e della sua ostinazione a considerare gli insegnanti di lingua come parte del PTA, la prossima forte iniziativa sarà davanti all'Università di Viterbo.

- Le iniziative territoriali sono da condividere, da coordinare e da considerare vere risorse e apprezzabili momenti di solidarietà per l'intera categoria.

- Incontri regionali con RSU, lettori/cel, comitati degli iscritti e responsabili delle strutture saranno organizzati sul territorio allo scopo di sensibilizzare, coordinare e mobilitare se necessario l'insieme della FLC CGIL.

- La categoria in ogni ateneo deve attivarsi, anche presso la sede FLC CGIL o contattando il responsabile dell'università, affinché si scriva rapidamente ai rettori, partendo dal documento della Conferenza dei Presidi delle Facoltà di Lingue relativo all' Emergenza lingue straniere, per sollecitare un loro impegno a chiedere alla CRUI di spingere ad una soluzione contrattuale che vada nella direzione da noi indicata.

- Sono state individuate tre persone con il compito di riformulare, con valenza nazionale, il documento di Venezia allo scopo di sensibilizzare tutte le associazioni degli studenti sulla questione IUML. La segreteria nazionale s'impegna a farlo recapitare all'UDU.

La FLG CGIL, convinta che l'effettiva rinascita della formazione linguistica universitaria italiana non può che passare attraverso il riconoscimento dell'attività didattica svolta dai lettori e dai cel di lingua madre, s'impegna a proseguire con determinazione la strada intrapresa a tutela, non solo della categoria degli IULM, ma anche degli studenti italiani che hanno diritto ad una formazione linguistica universitaria che permetta loro di competere, in un mercato del lavoro ormai globalizzato, con tutto gli altri giovani europei.

L'assemblea si chiude alle ore 17.00

Il segretario

Maurizio Spagnesi

Insegnante Universitario di Lingua Italiana per Stranieri presso l'Università SienaStranieri