I ricercatori precari dell'INAF di Trieste, hanno occupato simbolicamente la sede di S.Vito per protestare contro la L.133/08. Hanno inoltre chiesto le dimissioni del direttore della sede triestina e delle altre sedi INAF con ilk comunicato che riportiamo qui sotto in calce.
Trieste, 17 Ottobre 2008
E' in atto una guerra totale – dichiarata da questo governo e dai precedenti – che mira a fare terra bruciata della scuola pubblica, dell'università e della ricerca: tagli feroci a tutti gli ordini di scuola, senza altra logica che eliminarne il costo – come se l'istruzione e la formazione fossero un inutile orpello; strangolamento inesorabile degli enti di ricerca e delle università, che saranno costrette a chiudere o a trasformarsi in fondazioni (ma quali soggetti privati investiranno mai nelle università e per quali scopi?) e comunque ad aumentare a dismisura le tasse; blocco del reclutamento dei giovani ricercatori in un paese che ha già solo un terzo dei ricercatori rispetto a Francia e Germania e impiega per la ricerca la stessa percentuale di p.i.l. della Tunisia (ma l'Italia non sarebbe uno dei G7?). In una battuta Nature – la più prestigiosa rivista scientifica del mondo – ha bollato questa pazzesca strategia di bassa contabilità come “facile ma stolta”.
Decine di migliaia di studenti e ricercatori in tutta italia trovano insieme una risposta unica per opporsi a questo grande progetto di smantellamento e dismissione della formazione pubblica: in queste ore università, dipartimenti ed enti di ricerca, da Roma a Pisa, da Milano a Bologna, vengono occupati.
Anche a Trieste, noi ricercatori precari dell'Istituto di Astrofisica e del Dipartimento di Astronomia, occupiamo oggi simbolicamente i nostri istituti come primo passaggio verso una mobilitazione generale della ricerca e dell'università triestine, per rigettare al mittente il colpo finale portato con la legge 133 ad un'università ed ad una ricerca che i governi hanno già ridotto allo sfascio.
Diramiamo questo comunicato a tutte le sedi inaf, chiedendo le immediate dimissioni del direttore dell'osservatorio di Trieste e dei direttori di tutte le strutture di ricerca, del consiglio di amministrazione nonché del presidente di INAF, Tommaso Maccacaro, per manifestare la loro contrarietà alla politica del governo e l'impossibilità di proseguire l'attività di ricerca alle attuali condizioni.
Alleghiamo un template di lettera che chiediamo ai responsabili di progetto di inviare a sostegno della nostra protesta.
Precari INAF Trieste
Segnaliamo https://wwwas.oats.inaf.it/precari
E' in atto una guerra totale – dichiarata da questo governo e dai precedenti – che mira a fare terra bruciata della scuola pubblica, dell'università e della ricerca: tagli feroci a tutti gli ordini di scuola, senza altra logica che eliminarne il costo – come se l'istruzione e la formazione fossero un inutile orpello; strangolamento inesorabile degli enti di ricerca e delle università, che saranno costrette a chiudere o a trasformarsi in fondazioni (ma quali soggetti privati investiranno mai nelle università e per quali scopi?) e comunque ad aumentare a dismisura le tasse; blocco del reclutamento dei giovani ricercatori in un paese che ha già solo un terzo dei ricercatori rispetto a Francia e Germania e impiega per la ricerca la stessa percentuale di p.i.l. della Tunisia (ma l'Italia non sarebbe uno dei G7?). In una battuta Nature – la più prestigiosa rivista scientifica del mondo – ha bollato questa pazzesca strategia di bassa contabilità come “facile ma stolta”.
Decine di migliaia di studenti e ricercatori in tutta italia trovano insieme una risposta unica per opporsi a questo grande progetto di smantellamento e dismissione della formazione pubblica: in queste ore università, dipartimenti ed enti di ricerca, da Roma a Pisa, da Milano a Bologna, vengono occupati.
Anche a Trieste, noi ricercatori precari dell'Istituto di Astrofisica e del Dipartimento di Astronomia, occupiamo oggi simbolicamente i nostri istituti come primo passaggio verso una mobilitazione generale della ricerca e dell'università triestine, per rigettare al mittente il colpo finale portato con la legge 133 ad un'università ed ad una ricerca che i governi hanno già ridotto allo sfascio.
Diramiamo questo comunicato a tutte le sedi inaf, chiedendo le immediate dimissioni del direttore dell'osservatorio di Trieste e dei direttori di tutte le strutture di ricerca, del consiglio di amministrazione nonché del presidente di INAF, Tommaso Maccacaro, per manifestare la loro contrarietà alla politica del governo e l'impossibilità di proseguire l'attività di ricerca alle attuali condizioni.
Alleghiamo un template di lettera che chiediamo ai responsabili di progetto di inviare a sostegno della nostra protesta.
Precari INAF Trieste
Segnaliamo https://wwwas.oats.inaf.it/
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