Giovedì 12 marzo in contrattazione il direttore amministrativo ha portato al tavolo come argomento NON NEGOZIABILE la chiusura totale dell'ateneo a fini di risparmio per 6 giorni nel 2009 e 2 giorni nel 2010.
Ha proposto di destinare alle provvidenze per il personale metà del risparmio conseguito (24.000 euro circa) .
Ha proposto di destinare alle provvidenze per il personale metà del risparmio conseguito (24.000 euro circa) .
In caso di contrarietà da parte sindacale, il direttore ha sostenuto di potersi in ogni caso regolare secondo quanto previsto dalla normativa (Tradotto: l’amministrazione potrà decidere anche più di 8 giorni di chiusura e senza destinare nulla al personale).
RdB ha protestato sostenendo che ci sono altri modi di risparmiare, proponendo di utilizzare un metodo più flessibile (come l’anno scorso).
La CGIL e alcune RSU hanno affermato che:
1. La chiusura non può significare per il personale rientrare in ambienti gelidi o torridi, ciò è inaccettabile.
2. E' doverosa l'attenzione per il personale che ha necessità di utilizzare le ferie per prendersi cura dei propri parenti, pertanto si è chiesto di garantire il servizio in altra sede a chi volesse comunque lavorare.
3. In ogni caso non potendo avere la certezza che il personale docente non acceda agli edifici (vi sono esperimenti in corso), vi sarebbero due pesi e due misure.
Nessun sindacato ha dato adesione alla proposta dell’’amministrazione. La CONFSAL ha espresso il suo apprezzamento per la volontà di risparmio dell’amministrazione. La RSU non si è espressa a favore o contro la proposta.
Il comunicato di RdB circolato in questi giorni è quindi in buona parte strumentalmente falso.
In merito ci preme osservare alcuni FATTI:
Quando si è trattato di pretendere che in contrattazione si affrontasse il contratto integrativo dei lettori, che l’amministrazione voleva rimandare, la CGIL è stata l’unica sigla che ha chiesto di discuterne subito i punti essenziali.
In assenza di un fronte sindacale compatto, l'amministrazione ha potuto quindi spostare agevolmente la trattativa sul contratto dei lettori al 7 aprile.
In assenza di un fronte sindacale compatto, l'amministrazione ha potuto quindi spostare agevolmente la trattativa sul contratto dei lettori al 7 aprile.
In sintesi: abbiamo avuto 3 ore di contrattazione per discutere di temi non trattabili o che non erano all'ordine del giorno.
Allora: cosa ha ottenuto RdB? Personale scontento (ancora di più), consenso acquisito?
RDB non si fa scrupolo di spargere menzogne sull'andamento delle trattative, con il dichiarato scopo di raccattare qualche tessera.
Se chi rappresenta al tavolo i colleghi ha veramente a cuore la tutela del personale deve cambiare registro.
Deve smettere di disertare sistematicamente le riunioni sindacali in preparazione delle trattative, dove si può raggiungere un fronte coeso e più forte.
Deve smettere di organizzare sistematicamente la propria attività in funzione del consenso che può acquisire, senza riguardi per gli interessi reali e concreti del personale.
Ci lascia perplessi il comportamento di chi le vertenze preferisce farle con le altre organizzazioni sindacali anziché (come sarebbe logico) con la controparte.
Matteo Slataper
RSU FLC-CgIL Università di Trieste
La CGIL e alcune RSU hanno affermato che:
1. La chiusura non può significare per il personale rientrare in ambienti gelidi o torridi, ciò è inaccettabile.
2. E' doverosa l'attenzione per il personale che ha necessità di utilizzare le ferie per prendersi cura dei propri parenti, pertanto si è chiesto di garantire il servizio in altra sede a chi volesse comunque lavorare.
3. In ogni caso non potendo avere la certezza che il personale docente non acceda agli edifici (vi sono esperimenti in corso), vi sarebbero due pesi e due misure.
Nessun sindacato ha dato adesione alla proposta dell’’amministrazione. La CONFSAL ha espresso il suo apprezzamento per la volontà di risparmio dell’amministrazione. La RSU non si è espressa a favore o contro la proposta.
Il comunicato di RdB circolato in questi giorni è quindi in buona parte strumentalmente falso.
In merito ci preme osservare alcuni FATTI:
Quando si è trattato di pretendere che in contrattazione si affrontasse il contratto integrativo dei lettori, che l’amministrazione voleva rimandare, la CGIL è stata l’unica sigla che ha chiesto di discuterne subito i punti essenziali.
In assenza di un fronte sindacale compatto, l'amministrazione ha potuto quindi spostare agevolmente la trattativa sul contratto dei lettori al 7 aprile.
In assenza di un fronte sindacale compatto, l'amministrazione ha potuto quindi spostare agevolmente la trattativa sul contratto dei lettori al 7 aprile.
In sintesi: abbiamo avuto 3 ore di contrattazione per discutere di temi non trattabili o che non erano all'ordine del giorno.
Allora: cosa ha ottenuto RdB? Personale scontento (ancora di più), consenso acquisito?
RDB non si fa scrupolo di spargere menzogne sull'andamento delle trattative, con il dichiarato scopo di raccattare qualche tessera.
Se chi rappresenta al tavolo i colleghi ha veramente a cuore la tutela del personale deve cambiare registro.
Deve smettere di disertare sistematicamente le riunioni sindacali in preparazione delle trattative, dove si può raggiungere un fronte coeso e più forte.
Deve smettere di organizzare sistematicamente la propria attività in funzione del consenso che può acquisire, senza riguardi per gli interessi reali e concreti del personale.
Ci lascia perplessi il comportamento di chi le vertenze preferisce farle con le altre organizzazioni sindacali anziché (come sarebbe logico) con la controparte.
Matteo Slataper
RSU FLC-CgIL Università di Trieste
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