A detta di questa organizzazione sindacale sono credibili le promesse di Gelmini in merito alle risorse contrattuali per il biennio 2008/2009, alla restituzione dei fondi per il salario accessorio a Università ed Enti di Ricerca, e alla stabilizzazione dei precari (si veda: qui)
A nostro avviso le uniche certezze sono contenute in due documenti:
1)Il protocollo sul rinnovo contrattuale del pubblico impiego sottoscritto il 31 ottobre da CISL, UIL, UGL e Confsal, ma non dalla CGIL
2)il decreto legge 180 pubblicato il 10 novembre scorso.
Cosa contengono questi due documenti?
Il protocollo fissa per tutto il pubblico impiego a 70 euro lordi medi (circa 49 netti) il massimo di aumento per il biennio 2008-2009. Difficile immaginare che i comparti di università e ricerca possano discostarsi da queste cifre.
Il decreto legge peggiora la situazione:
1)Blocca TUTTE le assunzioni di personale nelle università ed enti che abbiano superato il 90% di spesa per il personale: questo significa che vengono bloccate anche le stabilizzazioni avviate (Ipotesi confermata oggi in sede di contrattazione decentrata all'Università di Trieste)
2)Cambia le regole per i concorsi della docenza, consegnandoli esclusivamente nelle mani dei professori di Ia fascia (ordinari). Sarebbe questo il taglio dei privilegi?
3)Blocca i concorsi della docenza già banditi, ma ancora privi di una commissione.
4)Stanzia un po' di spicccioli per l'edilizia finalizzata alla costruzione di alloggi e residenze universitarie e per il diritto allo studio (200 milioni complessivamente)
Questa sarebbero le risposte alla richiesta di annullare gli effetti della Legge 133?
E' una cortina fumogena, creata in fretta e furia dal governo per cercare di soffocare la protesta.
La cosa grave è che i vertici nazionali della CISL e della CONFSAL non abbiano tenuto in considerazione questi fatti
Per la CGIL l'apertura della ministra Gelmini non ha portato ancora a nulla di concreto.
SI TRATTA SOLO DI UNA OPERAZIONE DI FACCIATA, CHE HA L'OBBIETTIVO DI SFALDARE IL FRONTE DELLA PROTESTA.
LA RISPOSTA PUO' ESSERE UNA SOLA: ADERIAMO IN MASSA ALLO SCIOPERO GENERALE DEL 14 NOVEMBRE!
UNITI SI VINCE!
CHI FOSSE IMPOSSIBILITATO A VENIRE A ROMA, PUO' PARTECIPARE ALLE INIZIATIVE ORGANIZZATE PER LA MATTINA DEL 14 IN PIAZZA UNITA'
DALLE 9.30 alle 15.00 "Scienza in Piazza", organizzata dai lavoratori e studenti della SISSA
DALLE 10.00 alle 12.30 PRESIDIO ORGANIZZATO DALLA CGIL
Matteo Slataper
RSU FLC CGIL Università di Trieste
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