A leggere il quotidiano "La Repubblica", sembrerebbe che il governo abbia frenato decisamente in merito alla tanto decantata "riforma" dell'Università.
Si attende che si "calmino le acque" per evitare che le proteste di studenti medi, universitari e lavoratori si saldino...
...arrivano tardi: riteniamo che la saldatura sia già in corso: perchhè è evidente che le manifestazioni di questi giorni vogliono tutelare diritti che solo superficialmente sono separati.
I diritti del lavoro e il diritto a un'istruzione sono infatti gli strumenti per poter raggiungere l'emancipazione della persona e questo governo sta attaccando ferocemente tutti e due.
Senza dimenticare poi, che la sospensione di una "riforma" come una spada di Damocle ci lascerebbe per nulla tranquilli, con i tagli previsti dalla legge 133 ancora operativi e non ritirati, la minaccia delle fondazioni di diritto privato operativa e la valanga di disinformazione che esponenti del governo e della maggioranza riversano a tamburo battente sull'opinione pubblica per giustificare operazioni che nulla hanno di accettabile.
La mobilitazione continua quindi: il 5 novembre a Trieste, il 7 in tutta Italia con lo sciopero dellla Funzione Pubblica, il 14 novembre sarà la volta di Università, ricerca e AFAM, il 12 dicembre sciopereranno i metalmeccanici e qualcuno già parla di sciopero generale.
...arrivano tardi: riteniamo che la saldatura sia già in corso: perchhè è evidente che le manifestazioni di questi giorni vogliono tutelare diritti che solo superficialmente sono separati.
I diritti del lavoro e il diritto a un'istruzione sono infatti gli strumenti per poter raggiungere l'emancipazione della persona e questo governo sta attaccando ferocemente tutti e due.
Senza dimenticare poi, che la sospensione di una "riforma" come una spada di Damocle ci lascerebbe per nulla tranquilli, con i tagli previsti dalla legge 133 ancora operativi e non ritirati, la minaccia delle fondazioni di diritto privato operativa e la valanga di disinformazione che esponenti del governo e della maggioranza riversano a tamburo battente sull'opinione pubblica per giustificare operazioni che nulla hanno di accettabile.
La mobilitazione continua quindi: il 5 novembre a Trieste, il 7 in tutta Italia con lo sciopero dellla Funzione Pubblica, il 14 novembre sarà la volta di Università, ricerca e AFAM, il 12 dicembre sciopereranno i metalmeccanici e qualcuno già parla di sciopero generale.
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