lunedì 23 giugno 2008

Cosa serba la finanziaria per Scuola, Università e Ricerca? Tagli, tagli e ancora tagli...

Il testo definitivo del Documento di Programmazione Economica e Finanziaria (DPEF) non é ancora steso, ma dalle bozze circolate in questi giorni ci possiamo aspettare poco di buono.

Tagli ai finanziamenti (500 milioni in meno all'Università in tre anni), serrata sulle assunzioni (ridotte al 20% delle cessazioni, di cui solo la metà per le stabilizzazioni), possibilità per le Università di trasformarsi in Fondazioni.

Tagli e privatizzazioni, nessun piano strategico se non (é questa l'impressione) la volontà di punire il mondo della ricerca scientifica e della formazione pubblica. Forse sono i primi passi per poter arrivare, in un secondo tempo, alla sua dismissione.

Le norme sono troppe per poterne fare una sintesi, ma é possibile vedere una prima analisi su questa pagina.

Se il precedente governo non ha brillato nei confronti di ricerca e università, questo mi sembra partire con le idee ben chiare: fare piazza pulita di un settore che evidentemente si crede improduttivo, un peso per l'economia e la società. Un costo ingiustificato e quindi da tagliare.

Le persone che lavorano nell'università, nella ricerca e nella scuola sono avvertite.

Matteo Slataper
RSU FLC-CGIL Università di Trieste

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