Venerdì é stato varato dal governo il decreto anti-crisi che al suo interno contiene norme riguardanti le assenze per malattia che cambiano alcune di quelle previste nel dl 112/08.
Continuiamo a pensare che le norme sulla malattia, ancora in vigore, siano ingiuste e inutili, a partire dal mantenimento delle trattenute sul salario accessorio per i primi 10 giorni di malattia, ma sono state abrogate le fasce orarie di reperibilità giustamente definite “arresti domiciliari” ed è stato abrogato il comma 5, mettendo finalmente fine ad interpretazioni delle assenze su cui decurtare il salario accessorio, a volte fantasiose, sempre inique.
Le proteste e le iniziative messe in campo sia a livello nazionale che territoriale dalla FLC Cgil, hanno costretto il ministro a rivedere alcune delle norme anche se in modo parziale e certamente non esaustivo.
Ci auguriamo che nella conversione in legge il testo sia ulteriormente migliorato ed in tal senso continua l’iniziativa della FLC Cgil.
Nel dettaglio del Decreto:
Malattia e assenze dal servizio
Articolo 17, comma 23
Modifica la parte più iniqua dei provvedimenti previsti nella legge 133 sulla malattia e le assenze.
- Nel comparto sicurezza e difesa e vigili del fuoco, gli emolumenti di carattere continuativo legati allo specifico status sono equiparati al trattamento fondamentale e quindi non decurtabili ai fini delle assenze per malattia.
Era ora che si prendesse questo provvedimento a lungo promesso; sottolineiamo però che anche negli altri comparti del pubblico impiego vi sono emolumenti accessori legati allo status o ad una funzione che si svolge, e quindi senza nulla togliere ai colleghi che spesso sono vittime di incidenti di servizio, evidenziamo che si crea un ulteriore diversificazione fra i dipendenti pubblici.
Il decreto non chiarisce se, come purtroppo avviene, sono assoggettati a riduzione del salario accessorio anche i malati oncologici o con gravi patologie, i ricoveri ospedalieri e le relative convalescenze.
- E’ definitivamente chiarito che la certificazione della malattia la può fare anche il medico convenzionato con il Servizio Sanitario Nazionale.
- E’ stato soppresso l’orario di reperibilità per le visite fiscali. Torna in vigore l’orario dalle 10 alle 12 e dalle 17 alle 19.
- E’ abrogato il comma 5 che assoggettava tutte le assenze, a qualsiasi titolo richieste, alle stesse trattenute in vigore per la malattia. Gli effetti dell’abrogazione partono dall’approvazione della legge.
L’abrogazione di questo comma sana quella che lo stesso ministro aveva definito una “svista”: le assenze per donatori di sangue e di midollo osseo sono equiparate alla presenza come tutte le altre assenze non dovute a malattia, comprese quelle per assistenza ai portatori di handicap.
- I costi delle visite fiscali sono a carico delle aziende sanitarie locali
Finalmente si elimina un costo gravoso per le amministrazioni e soprattutto per le scuole come da noi sempre denunciato.
Roma, 30 giugno 2009
4 commenti:
benissimo, ma non si poteva "lottare" PRIMA che venisse varato il d.l. 112/2008? PRIMA che venisse convertito in legge?
Poi trovo una carognata che continui ad esistere la trattenuta dallo stipendio, per chi come me, non lavora nel compartimento "difesa e sicurezza", ma deve assentarsi per malattia GRAZIE ALLA SCLEROSI MULTIPLA,E NON CERTO PERCHE' E' UN FANNULLONE!!!!!
E' ORA CHE SI LOTTI ANCHE PER NOI!!!
ernesto
Non so dove lavori, ma ti racconto quanto è successo qui dove lavoro: la CGIL ha raccolto le firme per una petizione contro le norme sulla malattia e stiamo protando avanti le cause di chi è stato discriminato e colpito dalle decurtazioni. Per quanto riguarda quello che bisognava fare PRIMA, non so se te ne sei accorto ma è da Luglio (2008) che il sindacato (all'inizio tutti quanti, adesso siamo rimasti in pochi dopo le defezioni di CONFSAL, CISL, UIL, UGL e CISAL) sta sulle barricate contro gli effetti della L.133 (ex. dl 112), senza distinzioni tra i lavoratori.
Prova a leggere a ritorso questo blog (ed è un punto di osservazione molto limitato) e te ne renderai conto.
>Per quanto riguarda quello che >bisognava fare PRIMA, non so se >te ne sei accorto (...)ma da >Luglio (2008) il sindacato (...) >sta sulle barricate
ecco proprio lì sta il punto:
PRIMA che il decreto-legge 25 giugno 2008, n. 112 venisse approvato e pubblicato ci si doveva mobilitare!!
Il decreto non doveva neanche passare, e invece è passato nel silenzio generale.
DOPO un mesetto ci si è improvvisamente svegliati...
Il testo dell'ultimissimo decreto anti-crisi lo si conosceva PRIMA della sua pubblicazione in G.U.
e suppongo lo stesso possa dirsi per il d.l. 112/2008.
Possibile che PRIMA della sua approvazione in Consiglio dei Ministri nessuno abbia pensato, un anno fa, di prestarci un minimo di attenzione? di cominiciare la mobilitazione, di dire ai lavoratori: ragazzi, dal 25 giugno se siete malati vi tolgono un pezzetto di stipendio e dovete stare agli arresti domiciali? Nessuna campagna di informazione ne' di mobilitazione preventiva?
O si temeva di far la figura di quelli che stanno coi "fannulloni"?
Per quanto riguarda il 112, con qualche margine di incertezza, si è saputo ben poco PRIMA. Il grande caos e i detagli sono arrivati DOPO.
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